Questo accade in quasi tutti gli esseri viventi vertebrati, sicuramente nei mammiferi.
La differenza è che nell’uomo le esperienze dirette non sono solo centrate sui pericoli che minacciano la vita, ma sono anche in rapporto a tutte le possibili devianze da quella che nel senso comune conosciamo come normalità.
Durante il prezioso periodo di crescita possiamo inciampare in traumi involontari naturali che creano un blocco della crescita psicologica, possiamo subire violenze psicologiche, avere a che fare con disagi per un carattere fortemente introverso o per difficoltà di approccio nell’amicizia e nelle relazioni in generale, può accadere di non riuscire a sentirsi adeguati nel mondo dello sport così come nel mondo della sessualità, possiamo incontrare la droga, conoscere il bullismo e molto altro ancora.
In queste situazioni spesso i genitori perdono la stabilità e la loro funzione di figure di riferimento per un giovane animato da sentimenti di isolamento e di rabbia.
Il risultato è che tutti soffrono.
Il ruolo dello psicologo è riorientare le figure di riferimento nella famiglia ed essere egli stesso colui che offre una opportunità per rimuovere quei blocchi che si sono presentati nella crescita.
Ogni percorso è unico, personale e specifico per ognuno.